25.2.18

28a stagione

Prende il via la mia 28a stagione ufficiale al Piede d'Oro (cioè col pettorale)... 
Inizia con un obiettivo minimo, riuscire a superare la dieci gare annuali al circuito, e un obiettivo massimo che è quello di entrare nella classifica finale (che vede la mia assenza da ormai cinque anni).

Sveglia presto e il pericolo "neve" è scongiurato, solo una leggera imbiancatura, ed allora si parte per questa nuova stagione un'ora e mezza prima dello start per respirare l'inizio del viaggio della carovana del PdO e per svolgere le mansione buocratiche.

Dopo essere riuscito a distribuire tutti i braccialetti, gialli fluorescenti, mi dirigo verso la macchina e via di cambio, con l'aggiunta alla termica leggera, di una termica pesante sopra (quella che uso per sciare), perché fa proprio freddo forte.

Quest'ora e mezzo è quella che preferisco: si ritrovano gli amici storici del PdO, anche quelli che "non hanno facebook"... una decina/ventina di anni fa erano amici che incontravi dopo circa quattro mesi, ora sono gli stessi amici con cui hai un contatto "visivo".

Abbozzo pure un cinque minuti di riscaldamento, poi foto di gruppo con i Cardatleti che non sono già pronti sulla linea di partenza e poi via sotto i tappeti per la spunta e in coda sotto il gonfiabile.


La musica si alza di tono ed il count-down parte inesorabile: dieci, quattro e poi il via: si parte tutti a stecca, cerco di limitarmi un pochino, mi sembra di andare piano come al solito, ma al primo km di leggero falsopiano in salita, segno un 4'37"... rallento un attimo e mi passano la Chiara e lo Stefano; arrivati allo stadio è il Luca che mi chiede se non siamo partiti un po' troppo "allegri" - concordo in pieno - e mentre la strada inizia a salire sono già in debito di ossigeno (vengo pure superato dallo Stefano che se la ride).

Dopo aver salutato il Lumi intento a far le riprese all'inizio della gradinata, alla Chiesa di San Cassiano, guardando in alto la gente che si arrampica sulla salita, tra il Daniele, il Davide e la Lory, dico a quest'ultima: "se inclini la testa verso sinistra, sembra che corrano in pianura"...

Lei è presa e scatta sui gradini, io spiego al Davide che la salita vera deve ancora arrivare e a pochi metri dal ciottolato Guttuso, in preda ai vecchi ricordi, scatto agli ultimi cinquanta metri, per scollinare e andare giù a fionda.

Riesco a superarne una decina, saluto il Fiurash che è di servizio e poi ancora giù verso il percorso vita di Fiorella Noseda e poi tornanti del Campus, stadio e la temibile via Montello.

Qui niente, mi fermo a camminare; mi sorpassano quella ventina di runners che avevo superato in discesa ed anche altri. Ho un guizzo negli ultimi duecento metri che mi fa esaurire quel briciolo di energia residua rimasta.

Allo scollinamento saluto il Raffaele e Francesco, poi giù a fionda, anzi, mezzo servizio... Vado per lo più giù d'inerzia riuscendo a raggiungere il Claudio. Ultima discesa assieme e poi rettilineo dove pressapoco mi impianto, ma riesco a non perdere posizioni [foto Chiara B.].


Terzo tempo con due chiacchiere due con Rambo, poi di corsa a cambiarmi (temperatura scesa a -2°C) e poi la consueta fetta di pane e marmellata con thè al ristoro. E poi inizia a nevicare, prima qualche fiocco e poi in maniera più consistente. Assistiamo alle premiazioni, facciamo qualche selfie e poi aperitivo, pranzo, ammazzacaffè e riposo a casa.

Ale, Luke, Barbi, Flavio, Lili, Samu, Fra e Soxj
Considerazioni finali:

- Sempre bello incontrare gli amici runners.
- Sempre dura riprendere.
- Dopo un 6'01", un 5'27" mette morale.
- Quattro chilometri (non consecutivi) sotto i 5' anche di più.
- In bocca al lupo Lili per una rapida guarigione.

Ma soprattutto:

UN BRINDISI ALLE DISCESE, CHE CI FANNO ANDARE TUTTI UN PO' PIU' VELOCE [cit. Davide Massara]

18.2.18

abBOZZi di corsa

Ad una settimana esatta dall'avvio del Piede d'Oro, provo come sta il piede nel morbido percorso del Trail di Bozz, organizzato dall'Insubria Sky Team: anche se è da una vita che non supero i dieci chilometri (dalla Cardacrucca internos), provo a vedere quanto riesco a tenere (e al massimo mi fermo a camminare)...

Arrivo in zona partenza al centro sportivo di Arsago Seprio verso le ore 9.15. La partenza del Trail lungo, di circa 24 chilometri verrà data alle ore 10, mentre la partenza della gara non competitiva (mini Trail) di circa 12 km verrà data alle ore 10.30.

La temperatura è abbastanza rigida, ma non troppo, c'è un nebbione e questo fa già capire che il sole tarderà ad arrivare: molte facce nuove (il circuito dei trail è quasi un mondo a parte) ma molte facce conosciute: dagli amici cardi Alessandro, Dario e Giuseppe...

Agli amici della Mezzanese Barbi, Samu, Lili, Francesco, Stefano, Giovanni, eccetera...

Barbi foto
Mi sbrigo a ritirare il pettorale: la gara lunga ha avuto il sold-out fissato a 500 iscritti, ed il Trail corto non è stato da meno, superando abbondantemente le 370 iscrizioni: comunque coda quasi inesistente e pettorale con spille intascato in meno di cinque minuti.

Barbi foto
Verso le ore 10 meno 10 mi porto in zona partenza, dove stanno per cimentarsi i trailers del percorso lungo, saluto il Peter e la Giuliana e scambio due chiacchiere con il Diego. Poi ecco la partenza: cinquecento persone sono tante e dopo qualche secondo che siamo li a guardarli, veniamo avvolti da una ventata gelida dovuta allo spostamento d'aria del loro passaggio.


Poi è il mio turno e mi avvio con un ospite d'eccezione... Cambio veloce, via la tuta e rimango in abbigliamento tecnico lungo ma leggero, guanti e cappello e via nella zona di partenza. Anzi, un attimo prima, stringo bene i lacci delle scarpe... un'operazione importante (qui l'insegnamento è d'obbligo!).


Quindi, eccoci in zona partenza, riscaldamento saltellando e poi a seguire la Graziella e soprattutto lo Stefano!!! In zona partenza siamo a ridosso del gonfiabile e scatta il selfie con il Paolo.


Partenza e anche se non sembra, si comincia a spingere o forse, si è trascinati a spingere dalla marea umana di runners che ti circonda, compresi Stefania e Raffaele che mi sfrecciano via sulla destra... Il sentiero è stretto ma non troppo e si comincia a respirare verso il secondo chilometro. Intatti io comincio a respirare e dal 5'15" di media passo ad un più abbordabile 5'45".
Il percorso è abbastanza nervoso e iniziano anche le salite impegnative, seguite da discese ed un continuo su e giù. Dopo aver salutato il Michele e concesso un bel sorriso all'Arturo (a breve link e foto), la strada inizia a spianare e al km 6,7 guardo il cronometro che mi dice 40'15"... Mi torna alla mente che in questo periodo, sei anni fa, al Trofeo Sempione, minuto 40'15", ero sdraiato sui gradini dell'Arena di Milano, morto, dopo aver fatto il PB (38'55")... Ripenso ad ora e mi dico che è fottutamente bello correre...

Km 8,2 circa ed ecco il primo ristoro ufficiale (c'erano un paio di ristori abusivi sul percorso): in zona "maneggio" mi prendo due zollette di zucchero e riprendo l'andatura sul lungo rettilineo che costeggia i cavalli... Qualche metro e mi fermo a camminare... Non so se per stanchezza, per ricaricare le batterie o per essere già entrato mentalmente negli 8,2 km delle Marciando per la vita...


Però questo breve riposo mi fa bene: da qui inizio ad aumentare la velocità, forse dopo che al km 9,9 i primi due del trail lungo mi sverniciano e se ne vanno, e riesco a chiudere l'11 km in 5'15" e addirittura gli ultimi 500 metri in 4'25", con il cinque dato allo Stefano. Tre fette di pane e Nutella con la Coca Cola, saluto il Paolo e via verso casa...
Più tardi, a casa, realizzo che il Fernando ha vinto "Finalmente" la sua prima gara (sono soddisfazioni)... contento per la sua vittoria, un po' meno il distacco che mi ha rifilato (diciamo meno di mezz'ora :-D).

Che dire, riprendere è sempre dura, però ce la mettiamo tutta.

13.2.18

86a Cinque Mulini - I Video

Quest'oggi niente gare... dovevo filmare
 
PARTENZA GARA MASTER SM50 E OLTRE
 

PASSAGGIO GARA MASTER SM50 E OLTRE


ARRIVI GARA MASTER SM50 E OLTRE (CARDATLETI)


PASSAGGIO GARA MASTER SF


SALITA GARA MASTER SF (CARDATLETI)


SALITA 1° GIRO GARA MASTER SM35-40-45

 
PASSAGGIO MULINO GARA MASTER SM35-40-45
 

4.2.18

ALL'ARANCIOLONA FO NOVANTA

Prendo spunto da una frase di mister hastagh, sulla paura di scivolare nel tratto finale dell'Aranciolona, l'ultimo tratto di sterrato che era più che altro un mix di scivolosa fanghiglia infingarda. Paura di cadere, paura di non riuscire a correre come si vuole, paura di non riuscire più a correre... Conti alla mano, oggi scadeva il giorno 90 in cui non indossavo un paio di scarpe da running (ho fatto nuoto, sci, bicicletta e pedalato pure alla visita medico sportiva)...


Ero partito con l'idea di fare il percorso corto tranquillo, cioè camminando a passo spedito, facendo foto e video agli amici che mi avrebbero passato, ma poi, dopo la foto iniziale, ho deciso di meritarmi una scorrazzata lungo l'Olona a passetto di corsa.


Quindi alle 9.03 puntuali (alle 9.30 sarebbero scattati i 91 giorni) pronti, partenza e via! Pochi metri e il gruppo si sfoltisce, rimaniamo io, la Francesca e l'Ivan per un chilometro. Rispondo pure ad una signora che mi chiedeva che gruppo eravamo (evidentemente vedersi venire incontro quasi trenta casacche viola-bianche e verdi fa un certo effetto)... Poi l'Ivan se ne va e rimaniamo io e Francesca, primi mille un po' allegri a 5'06" e 5'13" e terzo di studio, dove pensiamo alla tipa che si fa 2 ore e 30 di pausa pranzo...

Al terzo chilometro e mezzo decido saggiamente di voltare a destra per il percorso corto, anche perché qualche doloretto comincia a farsi sentire (un po' anche per l'inattività) e quindi mi riporto sulla via del ritorno (4km del corto, 9km del percorso medio e 14km del lungo). Le medie si stabilizzano tra il 6' e il 6'30", ma va bene così...

L'ultima parte di gara fino alla salita finale la corro con un cinquantenne (compiuti quest'anno) parlando di indurimento muscolare, di mezze, di mancanza di ferro e di alimenti che ne contengono.


Sull'ultima salita, a 42' faccio un rapido calcolo, non vedendo arrivare i miei e capisco che riuscirò a non essere doppiato. All'arrivo esulto per una fantomatica vittoria di giornata ( e per la foto dell'Alessandro) ignaro del fatto che i cardaragazzi terribili Federico, Gabriele e Giulio mi sono stati davanti di una decina di minuti.

Neanche il tempo di andare a bere un goccio di thè e mi metto al lavoro per tirare giù i tempi di giornata e la posizione dei miei, con l'aiuto dell'Alessandro che scatta foto a ripetizione.

Anche questa volta son contento di vedere arrivare i miei amici, stravolti, ansimanti e con le facce sudate, mentre io "non sono neanche sudato" (è la frase che mi hanno detto alla visita medico sportiva dopo 8 minuti di pedalata).


Ottima gara comunque l'Aranciolona, organizzata dagli amici del Podismo e Cazzeggio: a tutti i partecipanti un sacchetto di arance e ristoro a volontà (anche con pasta e fagioli, vero Gabry?) che per 3€ è tanta roba. Ovviamente da rifare anche l'anno prossimo, magari un po' più in velocità. 

Per il resto, ancora una volta, Soxjdownhill is back!!!