11.3.17

La sottile linea rossa

Questa storia di andare a Merano e Bolzano mi ha tirato fuori vecchi ricordi di una ventina di anni fa a Naja. Allora correvamo io e Cristian martedì e giovedì, una quarantina di minuti, in tempo per entrare allo Spar sul filo della chiusura e prendere un panino, e il sabato o la domenica (dipendeva se avevamo turni in cucina) per un'ora e mezza.

foto di repertorio
Capitava di andare al cinema e proprio quell'anno (1999), oltre a Matrix uscirono due film di guerra "Salvate il soldato Ryan" e "La sottile linea rossa". Avendo saltato il primo perché ero a casa in licenza, andai a vedere il secondo, quello con Sean Penn.

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Eravamo io, Spat, il Bianca, il Roby e mi pare il Fuma e qualche altro, dopo dieci minuti volevamo già andare via perché non si capiva niente: 5 minuti di sparatoria e 10 minuti di discorsi tra soldati, un film così pesante allora non lo reggevamo.
Eppure quella sottile linea rossa era qualcosa di fragile che ti poteva portare al di qua o al di là della barricata. Quella sottile linea rossa può essere qualcosa di invalicabile, qualcosa di provvisorio o qualcosa di cambiamento.

Io nella mia tabella Excel dove tengo nota di tutte le mie gare e allenamenti di podismo l'ho tracciata, non riempiendo le caselle di rosso e rimpicciolire la riga a 1 se non 0.5, l'ho tracciata della mia testa. Dovendo prendermi una pausa momentanea la riempirò con dell'altro.
Ieri son tornato a nuotare in piscina dopo dieci anni: dopo due vasche corte a stile libero (nel vero senso della parola) tra abbozzi di stile libero, rana e quant'altro avevo il fiatone come se avessi fatto le ripetute sui 100.

Vediamo di arrivare a 10, poi a 20 e poi a trenta. Ho fatto quasi un'ora e quando sono sceso dalle scale per andare negli spogliatoi quasi non mi tenevano le gambe.

Per un po' questo sarà il mio sport principale: non mi lamento, ad ognuno il suo. Non ho fretta di rientrare, anche se ogni sera sento le vocine tristi delle mie scarpe che mi chiamano.

Non penso di andare ancora a vedere i miei amici runners che corrono, mi basta andare il giovedì al negozio e vederli arrivare stanchi, stravolti e felici...

L'unica cosa che mi peserà un po' è sistemare il cassettone, quello pieno di tutto il materiale sportivo: guanti, berretti di lana, magliette termiche, pantaloni, frontale e quant'altro; quando riprenderò sarà piena estate.


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